AJAX: tocca a me...

di Cristian Civera, in .NET,

Mi ero promesso di non parlarne, ma non riesco a resistere alla tentazione ora che Boss Hogg mi ha chiamato in causa. E' buffo come dell'argomento ne parlano soprattutto chi vuole frenare la moda del momento: AJAX.

Sebbene abbia realizzato le ClientPages che appunto sfruttano XmlHttp non vuol dire che ne condivido l'uso spropositato. Mi era passato per la testa di realizzare controlli più complessi come DataGrid che si popolano o notificatori di operazioni senza effettuare postback, ma poi ho rinunciato perché l'ho ritenuto troppo pericoloso.
Purtroppo però qualcosa di simile sarà implementato in Atlas. Dico purtroppo perché già oggi spesso trovo utenti che fanno confunsione tra client e server, tra JavaScript e .NET e AJAX potrà aumentare tutto questo disordine.
I commenti che si leggono non sono contro l'adozione da parte di Microsoft di questa tecnologia, ma semplicemente vogliono istruire noi tutti nell'usarli con moderazione. Semplicemente la mia idea per far si che ciò avvenga è quella di progettare i siti come si è sempre fatto e considerare DropDown che si popolano al volo, operazioni di Drag&Drop ecc solo qualcosa di optional, di più e solo se supportato dal browser. Così non mineremo l'usabilità e l'accessibilità del sito.
Se poi l'esigenza si fa più forte allora è meglio pensare a qualcosa di più adeguato alla situazione come gli SmartClient: applicazioni WinForms connesse ad Internet che sanno lavorare in modalità Online/Offline.

Ritornando ad Atlas mi è venuto in mente solo ora che l'anno scorso proposi di usare Ajax sfruttando l'adaptive rendering in base alla mie esperienza con le ClientPages.
Spero comunque in una implementazione ben fatta, magari con pochi controlli e che soprattutto sincronizzino il ViewState ad ogni ClientCallback così da poter mixare postbacks con clientcallbacks.

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