Seattle: Fry's, lo Space Needle, la public library ed altro ancora!

di Daniele Bochicchio, in Microsoft-related,

Gli ultimi due giorni e mezzo dell'MVP Summit li abbiamo passati da visitatori. E' anche questo il bello di andare un città per lavoro e poi potersela un po' godere.

In compagnia di Aldo Donetti, che una volta lavorava in Italia per Microsoft e da circa due anni è a Redmond (si occupa di Team System), abbiamo girato per le attrazioni più turistiche della città. Siamo partiti ovviamente dal Pike Place Market, il mercato di Seattle. Ci sono infinità di bancarelle, dove si vende di tutto, soprattutto pesce e fiori. Molto divertente sono i venditori del pesce, che se lo lanciano scenograficamente.

Gli ultimi due giorni li abbiamo passati in un albergo diverso da quello originale, vicino allo Space Needle. Ecco cosa vedevo dal parcheggio :)

Lo space needle

Ovviamente prima di partire abbiamo fatto un giro proprio sullo Space Needle, cu cui ero già stato. Fare colazione a 150 mt da suolo, con una vista di tutto rispetto, è un'esperienza molto interessante. Certo, il caffè non era il massimo, ma ero in buona compagnia.

Tornando indietro di un giorno, dopo il Pike Place Market ed un bel pranzo a base di pesce (decente, considerato che non siamo in Italia :) siamo andati a Pioneer Square, la parte vecchia di Seattle, con tanti locali e negozietti. Poi siccome il tempo era quello che era (cioè, il solito, pioggia) dove potevano andare 5 malati di tecnologia? Ho chiesto timidamente ad Aldo se ci fosse un Fry's o un Best Buy in zona. Bene, ho beccato il primo :) Dopo un viaggietto di un po' di minuti siamo arrivati a Renton, dove ce n'è uno. Per chi non lo sapesse, Fry's è come UniEuro da noi, come concetto. E' insomma un grande mega store di hi-tech. Ma con i prezzi in dollari :)

Confesso di aver fatto fatica a non comprare tutto, anche perchè con il cambio attuale sono tutti grandi affari. A titolo di esempio, c'erano access point wi-fi a 19 dollari, circa 16 euro... DVD a 12 $, tutte le motherboard che Dio ha mandato sulla terra, qualsiasi tipo di disco fisso, router, hub, cavo, vite, bullone, adesivo ed aggeggio che anche lontanamente potesse essere desiderato da chi come noi ama la tecnologia. Ho visto plasma da 72'', impianti surround da paura. Insomma, sono perfino riuscito a comprare un pacco di Lego per Alessio, voglio dire, non mancava davvero niente. Peccato che alla fine ho solo comprato qualche fesseria, ma se un giorno dovessi tornarci, non mi farei di nuovo fregare, questo è certo :)

Questo è solo un pezzo di quello che si poteva vedere dal centro del negozio:

Fry's

Come si può notare, sembra non finire mai, ed in effetti era così :) Ho anche trovato una zona con libri definiti "bargain", leggete i titoli... questo si che è definire una tecnologia obsoleta, altro che legacy :)

Un po' di libri vecchi

Devo dire che molti di questi libri sono ancora nella mia biblioteca e fa un effetto vederli buttati lì scontati anche dal 70%.

La serata poi è finita in un ristorante argentino, dove finalmente posso dire di aver davvero mangiato. Il gestore poi sapeva anche un po' di italiano ed è andata a finire che a fine serata ci siamo trovati, con l'aggiunta di Davide, David e Leone, a bere finalmente un decente vino argentino.

Degni di menzione poi sono la visita al primo Starbucks, quello di Pike Place, dove ho bevuto l'unico espresso decente che io ricordi essere stato fatto in terra americana. In effetti a Seattle ce n'è una concentrazione talmente alta che se non capisci che tutto è nato lì, forse non ti spieghi.

Infine, una menzione sulla public library sulla settima. Che dire, uno spettacolo. Wi-fi gratis per chiunque, divani, poltrone e scrivanie dove leggere o navigare. Una cosa che forse stiamo imparando a tirare su anche noi (vedi sperimentazione per il wi-fi a Roma nelle ville).

Tra tante cose che differenziano l'Europa (e l'Italia in particolare) dagli USA questa dell'offrire i servizi di prima necessità (perchè ormai internet lo è) ad un prezzo accessibile o quasi gratuito è probabilmente il gap maggiore.

Che dire, a parte che ho, dal punto di vista tecnico, capito meglio cosa faranno con Expression, anche in funzione di Orcas, che ho un post in canna per alcune cosucce che hanno detto e che sono pubbliche sulla RTM di ASP.NET 2.0 e su IIS 7, la domanda ora è sempre la stessa: ne è valsa la pena? Beh, la risposta datevala da soli :) Stare a contatto con i dev team, girare una delle città secondo me più belle della West Coast, parlare e discutere di tutto, dalla tecnologia alla nostra situazione con alcune delle menti più brillanti del mondo vale farsi 30 ore di viaggio ad andare e 30 a tornare. Decisamente :)

Altre foto qui. Spero di poterci tornare anche l'anno prossimo, sempre che da domani io sia confermato MVP. Perchè, esatto, la mia scadenza, come lo yogourt, è arrivata :D

Commenti

Visualizza/aggiungi commenti

| Condividi su: Twitter, Facebook, LinkedIn

Per inserire un commento, devi avere un account.

Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.

Nella stessa categoria
I più letti del mese