L'evoluzione dei giochi... io striscio...

di Andrea Zani, in Imho,

Dovendo spesso fare il baby-sitter alle mie nipoti, mi sono ritrovato a dover fronteggiare l'evoluzione del mondo infantile riguardante televisione, giochi, mentalità. A riguardo della televisione devo proprio confessare che i cartoni animati che ogni giorno borbandano i giovanissimi siano solo il frutto di un'attività commerciale. IL tutto è iniziato con quel stupidissimo cartone animato in voga 2-3 anni fa, i Pokemon.

Assurdo! Il primo pensiero che era nato nella mia piccola mente, era che trovavo assurdo che in una società ci sia gente che gira con delle sfere in tasca con dentro piccoli animaletti strambi, e che ci si sfidasse per strada a suon di combattimenti per delle medagliette. Se tale cosa fosse reale gli animalisti insorgerebbero immediatamente! Capii solo molto tempo dopo che il cartone era solo il frutto pubblicitario di tutti i vari gadget - dalle figurine ai peluche - che portarono un riscontro non indifferente.

Di seguito sono nati tutti i cartoni di questo filone. Dai DigiMon - bleah! - agli ultimi, che reputo ancora più assurdi e nati in modo ancor più lampante per la vendita di giochi e amenità simili ai giovanissimi. Il primo, che non ricordo il nome, è quel cartone dove due ragazzi si sfidano in un'arena - con tanto di pubblico - con delle trottole!!! Ma in quella società inventata in quel cartone, la gente non ha nient'altro da fare che guardare due trottole in un'arena?

Cartone aminato delle trottole

Il secondo, che si vede in questi giorni su Italia 1, è Yu-Gi-Oh. Qui i due avversari si contendono la vittoria dinanzi a una mega scacchiera con delle carte che richiamano dei demoni/mostri... Guarda caso, nel primo caso trovi trottole luminose e con musichette in commercio con gli stessi colori e rimandi al cartone, nel secondo confezioni di carte per sfide indimenticabili.

Immagine dal cartone animato

In questi giorni ho avuto tra le mani le carte del gioco tratto dal secondo cartone animato... Dopo uno certo sconforto nel vedere il manuale con numerose pagine scritte in caratteri minuscoli e non aver capito nulla di quanto scritto - carte trappole, carte dei mostri con stellette, ecc... - ho deciso di giocarci a mo' di briscola.

Se inizialmente, con i Pokemon, si poteva pensare che i gadget siano un frutto secondari, con questi ultimi cartoni ciò non è lontanamente pensabile.

E' l'evoluzione! Tanto di diritti d'autore, un amico tempo fa mi ha scritto a questo riguardo: secondo la legge delle probabilità era quasi certo che prima o poi dovevo mettermi al passo coi tempi (anche se loro corrono e
io striscio)
.

A proposito di giochi reali. Ricordo un gioco, in commercio da anni, "Vesti la moda" o qualcosa del genere - ce l'ha anche mia nipote. Banalmente, si disegnava e ritagliava i vestiti delle modelle. Ora trovo un certo sconcerto nel vedere che ha quasi più attrazione questo tipo di gioco su Internet che reale (e non solo tra le bambine):

http://happyplace.cherrytaco.com/dollmaker/

Si deve stare al passo con i tempi, c'è chi corre con essa e chi striscia, e chi resta a guardare... un punto positivo: non c'è da annoiarsi...

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