Non ho mai amato i sw di terze parti per eseguire i backup dei database di SQL Server.
Il primo motivo è perchè spesso le funzionalità offerte da questi tool sono inferiori a quelle disponibili con i comandi T-SQL; in secondo luogo molti di questi sw non utilizzano le API fornite nativamente da SQL Server ma ne implementano di proprie (e chi può certificarne l'efficacia in situazioni critiche?). A tutto ciò aggiungiamo che spesso vengono richiesti privilegi di livello sysadmin anzichè un più consono db_backupoperator ed appaiono ben evidenti i motivi per cui ho sempre ripudiato questo genere di software.
Recentemente ho avuto la possibilità di testare SQL LiteSpeed della Quest (che lo ha acquisito dalla Imceda) che vanta tra i suoi punti di forza la riduzione dei tempi di backup ed il minore spazio occupato dagli stessi.
Nel mio ambiente di test ho ripristinato un database di 40 Gb di cui 32 allocati. Un backup completo di questo database eseguito con il comando T-SQL occupa 32037 Mb; eseguito con LiteSpeed solo 14774 Mb. Quanto ai tempi di esecuzione, con il backup eseguito su una risorsa di rete, si passa dai 56m 30s del T-SQL ai 29m 10s richiesti da LiteSpeed.
Con un database di dimensioni ridotte (10 Gb di cui 1,5 di spazio disponibile) i risultati sono ancora più favorevoli a LiteSpeed ed il backup nativo viene eseguito, sempre su una risorsa di rete, in 15m 20s occupando 8642 Mb rispetto ai 3m 20s e 1437 Mb necessari a LiteSpeed. Tutti i risultati sono il valore intermedio di diverse misurazioni non molto difformi tra loro.
E' anche possibile comprimere ulteriormente i dati (i test di cui sopra sono stati eseguiti con la compressione di default) ma impostando il livello di compressione massimo (la scala va da 1 a 11) ho ottenuto un file del 50% più piccolo pagando però sui tempi di esecuzione che crescono di una decina di volte (test eseguito facendo un backup locale).
Altre caratteristiche degne di nota di SQL LiteSpeed sono la possibilità di cifrare i backup, quella di generare un eseguibile in grado di lanciare un wizard in fase di restore, la possibilità di ripristinare singoli oggetti (da utilizzare con le dovute cautele), la "traduzione simultanea" dei comandi T-SQL nell'equivalente LiteSpeed o la possibilità di trasformare un backup fatto con LiteSpeed in uno ripristinabile direttamente con i comandi T-SQL.
Qualunque sia il modo con cui vengono eseguiti i backup dei vostri dati, Vi invito a fare periodicamente delle prove di ripristino. Ho il forte sospetto che la situazione non si discosti molto da quella evidenziata giusto 3 anni fa da un sondaggio effettuato dalla rivista SQL Server Magazine
http://www.windowsitpro.com/Poll/Index.cfm?Action=PollResults&Q_ID=1272
Buon restore a tutti... ;-)
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