Nonostante abbia molto da lavorare, dopo i giorni passati a Webb.it, non ho resistito al fascino di poter provare il prima possibile la nuova build di Longhorn, la M7.2.

Ci ho messo meno in un giorno per scaricarla da MSDN ma devo dire che ne è valsa la pena. Il 3D non l'ho ancora attivato, ma già quello che c'è è davvero interessante. I temi cambiano radicalmente l'immagine e credo che assisteremo ad uno sviluppo molto forte di questi "gadget".

Per prima cosa, vi consiglio di seguire queste brevi regole. Rendono Longhorn più stabile.

Una volta installato, il look è abbastanza simile, ma i cambiamenti rispetto alla build precedente si notano nell'interfaccia, che è meno XP. Da quello che si dice, la versione finale sarà molto più estrema, ma già così l'occhio (almeno il mio) apprezza.

A parte i cambi nelle API, come già scritto da Cristian, direi che è una build significativa, anche perchè seppur vecchia fa capire le evoluzioni degli ultimi 6 mesi.

Ecco un po' di screenshot:

L'avvio :)

Le risorse del computer. Notare la suddivisione logica delle informazioni. WinFS consuma molte risorse, ma fa il suo lavoro in questa build.

La vista di alcuni file musicali. Notate a sinistra, in basso, nella finestra, quella drop down list. Serve per cambiare al volo il tipo di visualizzazione (dettagli, anteprima, etc) e fa il resize delle icone al volo! :)

Il nuovo Outlook Express, che ora si raggiunge alla voce "Mail". E' integrato nel sistema come il resto.

E finalmente il modo di far quotare Outlook Express in maniera decente senza add-in.

WinFs in azione, sulla vista "Communication History". Notare le funzionalità per raggruppare/ordinare. Qui andranno tutte le e-mail scambiate (inviate/ricevute) e credo si potranno fare dei filtri particolari.

Interessante anche la parte della gestione dei contatti, anche questa integrata nel sistema operativo.

Tra qualche giorno, tempo di liberarmi di un po' di impegni, spero di poter approfondire la cosa dal punto di vista tecnico più che visivo, anche se, come si dice da sempre, l'occhio vuole la sua parte, specie in questo genere di cose.