Una delle funzionalità più comode di Windows 7 è la possibilità di fare boot da VHD. Comoda soprattutto quando sperimentate robi ultra segreti che non hanno una procedura di disinstallazione :)
Teoricamente un VHD creato attraverso le procedure che vedremo può essere usato anche da Virtual PC (per Windows 7) ed in effetti confermo che sul mio nuovo desktop con 8 GB di RAM la cosa è fattibile. Per tutti gli altri scenari, è innegabile il fatto che un VHD che fa il boot è più flessibile: gira diretto sull'hardware, l'unica cosa virtualizzata è l'accesso al disco. Quindi abbiamo un ambiente che non è virtuale, ma che gira su un disco che è virtualizzato e potete. buttare via :)
Le performance ovviamente sono di prim'ordine, la procedura per far funzionare il tutto un po' meno.
Per prima cosa, bisogna procurarsi il Windows Automated Installation Kit (AIK), un malloppo di oltre 1 GB disponibile qui.
Attraverso questo tool si possono syspreparare le installazioni, nello stato in cui gli OEM le lasciano quando le montano su un nuovo PC: se avete mai comprato un PC OEM, è quello stato per cui manca l'ultima parte finale e dovete fare un po' di next/next per andare avanti.
I VHD possono essere caricati anche da "Computer Management", alla voce "Disk Management", qualora ci fosse bisogno di metterci dentro qualcosa. Io preferisco farmi un'immagine "master" e poi tenerla da parte, così da poter essere utilizzata in futuro come base di partenza. Io in genere finisco il setup in VM, così posso fare altro e non è tempo sprecato.
Ma torniamo a come fare un VHD. Dovete scaricare WIM2VHD e procedere con l'installazione da riga di comando:
CSCRIPT WIM2VHD.WSF /WIM:k:\sources\install.wim /SKU:ULTIMATE /TRACE:TRUE
K è il nome del drive che contiene l'ISO montata. Lo switch /SKU indicata quale SKU installare. Se omesso o digitato in maniera scorretta fa apparire la lista delle SKU disponibili. Se volete fare un VHD con Windows Server 2008 R2, dovrete lanciare:
CSCRIPT WIM2VHD.WSF /WIM:k:\sources\install.wim /SKU:SERVERSTANDARD /TRACE:TRUE
Virtual PC non supporta sistemi operativi guest a 64 bit, ma se fate il boot diretto non ci saranno problemi. Tenetelo a mente se decidete di sfruttare il VHD come base per le macchine virtuali.
L'installazione è molto ma molto veloce, nel giro di 5 minuti avete il VHD pronto. Come detto, se optate per un VHD con sistema operativo a 32 bit potete finire l'installazione all'interno di Virtual PC.
Per far partire questo VHD è necessario aggiungerlo. Ad esempio con bcedit bisogna fare:
bcdedit /copy {current} /d "Boot da VHD"
Vi darà un ID, segnatevelo perchè povrete lanciare questo:
bcdedit /set {numeretto di cui sopra} osdevice vhd=[C:]\vhd\test.vhd
A questo punto basta un reboot ed il VHD è tra le opzioni disponibili. Basta selezionarla per farci il boot. Quando non vi serve più, potete rimuoverlo da msconfig.
Ovviamente se date un nome cristiano a questo VHD, potete semplicemente sostituire il file quando dovete ripartire da zero.
I VHD possono essere buttati via, ma non c'è supporto per gli undo disk di Virtual PC/Server, quindi una volta che avete incasinato l'installazione del sistema operativo che contengono, potete ricominciare da zero, se avete tenuto la copia appena creata :) Altrimenti vi toccherà ripartire da zero, ma essendo una procedura veloce, di pochi minuti, non è la fine del mondo.
E' teoricamente possibile installare il tutto anche da setup, creando al volo il VHD, però il tempo dell'installazione con AIK è nettamente inferiore.
Per il resto, questa funzionalità è molto ma molto comoda e consente di testare facilmente (e di portarsele dietro, ad esempio per le demo su beta/alpha/varianti varie.) configurazioni complete di tutto quello che vi serve.
E' senza dubbio una delle feature più comode per i power user!
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