Di ritorno da Seattle: ne vedremo delle belle

di Daniele Bochicchio, in Eventi,

Sono al lavoro da poco meno di 4 ore perchè le cose che si sono accumulate dopo una settimana di non lavoro cominciano a mettermi un po' di ansia. Ad ogni modo, di sicuro quest'anno l'MVP Summit ha avuto più senso rispetto a, quanto meno, le ultime 2-3 edizioni.

Sia ben inteso che ci vado essenzialmente per contattare e rivedere gente, ma anche ricevere un po' di anteprime non guasta. Quest'anno, con l'uscita imminente o quasi di Windows 7, Windows Server 2008 R2, VS 2010/.NET Framework 4.0 e con Silverlight sempre più frizzante, gli argomenti non sono di certo mancati. Ovviamente è tutto sotto NDA, ma da qui ad un po' di mesi gradualmente verranno fuori. La mia impressione è che stiano lavorando alacremente, anche se la senzazione di fondo che si tenda a rilasciare troppo e con non sempre la dovuta attenzione rimane. Di certo sentirsi dire che non ci sono date certe perchè il focus è sulla qualità probabilmente va in questa direzione, per evitare che la gente percepisca una vagonata di rilasci con bassa qualità.

Per mia personale predisposizione mi sono dedicato ad ASP.NET 4.0 e Silverlight. In particolare, alla cena con il product group io ed un gruppo di MVP nostrani abbiamo spolpato vivi praticamente tutti quelli del team di SL, che ci sono stati presentati personalmente. Le nostre e vostre rimostranze sono state tutte fatte presenti e più o meno erano note, segno che quanto meno il team di Silverlight non vive sulla Luna :)

Dal lato squisitamente pratico, quest'anno abbiamo fatto una gita a Vancouver, avendo praticamente finito tutte le altre soluzioni e non essendo Portland così affascinante. Per me è stata la prima volta alla guida in USA e devo dire che è nettamente più facile che farlo in Italia: non ho mai guidato così piano, sia come velocità, che come "azioni". In effetti gli automobilisti indigeni del luogo hanno usi e costumi che non gli consentirebbero di sopravvivere al traffico di una città a caso tra quelle italiane, dove la normalità è gente che ti sta incollata dietro e cerca di passarti da sopra e sotto, oltre che da destra o sinistra. Sicuramente un altro pezzetto che mi porterò dietro degli usi ed abitudini di laggìù. E devo dire che Bellevue, dove ci siamo intrattenuti, è sicuramente degna di nota. Resto comunque molto affascinato dal tipo di vita, imparagonabile con quella nostra e per certi versi migliore. Resta il fatto che ogni cultura e paese ha i suoi pro ed i suoi contro e che di questi tempi in Italia è sicuramente più facile vedere i contro, però la crisi credo si veda molto più da loro che da noi e questo è quanto.

Abbiamo passato un po' di tempo anche con Alessandro, che ci ha fatto vedere ciò a cui sta lavorando e con cui, almeno una volta l'anno, è sempre un piacere fare due chiacchiere di persone.

Nessun GUID è stato sprecato durente questo viaggio. Eh.

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