Prima di andare in vacanza (se vacanza può considerarsi traslocare, sistemare tutto e far sparire ogni sorta di simbolo del recente trasloco in 15 giorni) mi ero appuntato questo argomento, perchè in realtà mi è successo di trovarmici con alcuni clienti e dopo un po', mi sono messo alla ricerca del problema. Non è certamente all'ordine del giorno, perchè parliamo di applicazioni ASP.NET che fanno uso intensivo di cache ed hanno grandi quantità di traffico, però può succedere.
In breve, ASP.NET gestisce la cache liberandola quando c'è una system pressure, cioè una richiesta da parte del sistema di più memoria. Tutto fantastico, se non fosse che la formula per sapere se questa pressione esiste o no è questa:
Pressure = (Memoria Totale - Disponibile) / Totale
Dato che di default il limite è quello di arrivare all'80%, capita che si raggiunga presto il limite. Come si può leggere in questo post, con un'architettura a 64 bit questo limite si può portare molto più in alto, evitando che oggetti appena messi in cache vengano istantaneamente rimossi quando il consumo di cache aumenta, con l'effetto che anzichè migliorare le performance, le si peggiora e l'applicazione non funziona come inizialmente si è pianificato.
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