L'ObjectDataSource che non ti aspetti

di Daniele Bochicchio, in PDC,

Ieri sera, prima di tornare in albergo, ho seguito una sessione di livello 400 su ObjectDataSource. Da premettere che secondo me il livello era errato, però i contenuti sono stati comunque interessanti.

L'ODS è l'unico modo sensato, se volete fare applicazioni decenti dal punto di vista dell'architettura, di utilizzare i nuovi data controls di ASP.NET 2.0. Insomma, il SqlDataSource sta lì per far venire bene le demo (ed in effetti mi viene benissimo questa in particolare :D) ma ci hanno insegnato che nel mondo reale si usano le collection e tutto il resto che ormai conoscete a menadito.

Un po' di tempo fa durante una calda sera milanese, per non avere altro meglio da fare, io ed Andrea ci siamo arrovellati sul supporto, in fase di inserimento/modifica/cancellazione, dell'entità anzichè delle sue proprietà. Il motivo è semplice: se cambia qualcosa nella mia entità, non devo stare lì a ricambiare tutto...

Ebbene, la scoperta più importante è che sì, l'ODS è in grado di lavorare direttamente sull'entità, garantendo dunque una certa flessibilità (ed una migliore architettura) all'applicazione.

Per il resto, la sessione mi è servita per ripassarmi un po' di cose: SqlCacheDepedency (vabbè, stendiamo un velo pietoso su cosa è diventa nella RTM...), aggiornamenti sfruttando gli eventi quando si ha bisogno di personalizzazione e più in generale, un po' di dettagli che non fanno mai male ripassare.

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