Un giorno posterò, quando avrò tempo, un po' di commenti sulle cose che mi piacciono e quelle che non mi piacciono della RTM di ASP.NET 2.0. Nel frattempo, lo faccio quando mi vengono in mente.
Una cosa che assolutamente non mi piace è che, nella RTM, il rendering di default sarà XHTML 1.0 Transitional. Sempre meglio di HTML 4.01, vero, ma non è un vero XHTML. Si può cambiare dal web.config, per fortuna, e forzare l'output su XHTML 1.0 Strict. Che però è già vecchio e stravecchio, dato che al momento la versione da utilizzare è la 1.1. Le differenze sono che mentre in XHTML 1.0 molte "robe" sono consentite per favorire la transizione, ma sono comunque deprecate, nella 1.1 non esiste nemmeno la distinzione tra strict e transitional: è tutto ben definito.
Il guaio è che mediamente lo sviluppatore ASP.NET è una persona che, concedetemi la licenza poetica, se ne frega del markup. I motivi sono tanti e più disparati: pigrizia, abitudine alle applicazioni Windows, VS 2003 (secondo me la causa peggiore di questo "male"), scarsa attenzione al problema. E quindi se di default c'è transitional, ci scriverà anche di peggio.
Se 20 mesi fa la scelta di usare XHTML 1.0 Strict poteva essere applaudita, ma senza standing ovation, quella di passare per la RTM al Transitional mi rende perplesso. Ovviamente il motivo c'è ed è uno solo: preservare quelle tonnellate di codice Javascript scritto con i piedi, che fa uso dell'attributo name dei tag, che XHTML 1.1 non permette di usare, ma la 1.0 Transitional sì. Questo genere di passi indietro ormai per me hanno un nome: sindrome da RTM. Se una volta me la prendevo, adesso mi sono rassegnato. In fin dei conti sono i clienti a guidare lo sviluppo dei prodotti.
Ciò che mi rende perplesso, però, è che ancora una volta la nuova versione di ASP.NET uscirà vecchia. Con la 1.0 il massimo è stato un HTML 4.01, per altro non sempre supportato a dovere. Con la 2.0 sarà XHTML 1.0, quando tutti (quelli che usano XHTML) sono già sulla 1.1 e ci siamo quasi per la 2.0. Mi astengo dal commentare il supporto per i CSS, che VS 2005 con i suoi nuovi controls praticamente ignora in favore di troppi stili inline. Peccato, altra occasione persa.
A proposito, nota di colore sul discorso standard web: placebo, che è la versione di ASPItalia.com online ora, ha richiesto circa 20 minuti di lavoro sul markup puro, per aggiungere elementi non previsti nella versione originale. Il bello dei CSS e di XHTML è che il markup è separato dalla rappresentazione grafica. E per cambiare pelle ad un bel po' di pagine basta intervenire in un solo file. Ma forse è troppo bello per essere vero e quindi ci metteremo ancora un po', tutti, a mandare a casa le tabelle.
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