IIS7: un ottimo motivo per aspettare Longhorn

di Daniele Bochicchio, in Windows Client,

Recentemente ho avuto la fortuna di passare qualche ora in compagnia di IIS7. Sono riuscito a recuperare una VM con una delle prime alpha. Ho anche scritto un articolo, in preda all'eccitazione :) Contavo di pubblicarlo per fine mese, ma per scrupolo ho chiesto informazioni al product team, che mi ha bloccato. Peccato, online ci sono già diverse recensioni, forse sono stato troppo premuroso nel chiedere :(

Il motivo è che questa è davvero un'alpha (tanto che gira su 2003 R2 :D) e, soprattuto, non sono ancora state finalizzate le scelte architetturali. Se c'è una cosa che la PDC 03 ha insegnato è che ogni tanto Microsoft fa questo giochetto: testa il polso del mercato e dei clienti.

Non è la prima volta e non sarà l'ultima. Al lancio del .NET Framework, dalle prime versioni di VB.NET era rimasto ben poco. Di Longhorn è già stato fatto lo spezzatino.

Il motivo è che il feedback dei clienti è importante (perchè, alla fine, se il cliente non è contento, non vendi il software) e nel caso di Longhorn la richiesta è stata, all'unisono, di poter sfruttare WinFX sulle altre piattaforme. Insomma, meglio avere WinFS chissà quando ed avere WinFX anche su XP e 2000 (e Server 2003 e 2003 R2 aka Server 2005), oppure tagliare via la compatibilità verso il basso?

Ho letto commenti di ogni tipo e mi sono fatto l'idea che Microsoft, qualunque cosa faccia, deve fare discutere. Dopo PDC 03 ho sentito e letto di polemiche sul supporto dei "vecchi" sistemi operativi. Ora invece che saranno supportati per alcune nuove funzionalità, si protesta per "taglio" del .NET Framework. Che in realtà vive e ben radicato in Longhorn.

Dicevo che i clienti chiedono e che Microsoft, spesso (specie se i clienti sono americani e, quindi, portano in doti basi di installato di un certo rilievo...) li rende contenti. Nel caso specifico di IIS 6, è sicuramente, statistiche alla mano, il web server più sicuro sul mercato.

Cosa manca esattamente ad IIS 6? L'espandibilità e la facilità di configurazione. Fare il deployment di una soluzione mediamente complessa, ad esempio con permessi personalizzati, pagine con estensione specifica e qualche altra configurazione, comporta il dover aver bisogno di un accesso fisico al server, o di qualcuno che lo faccia per noi. Sono alla prese con il planning della migrazione di ASPItalia.com ed ho già fatto 2 pagine A4 di note, pre, in e post evento. Insomma, ci sono tante cose da configurare che si corre il rischio di dimenticarsi un dettaglio.

Quello che posso dire, di IIS 7, è che ormai si sa che il web.config sarà il centro della configurazione e che tutto quello che si fa dal tool di gestione grafico viene salvato in questo singolo file XML. Tutto, permessi, estensioni personalizzate, filtri ISAPI, HttpHandler o HttpModules. Insomma, il web.config conterrà tutto quello che serve per configurare IIS. Con un ottimo modello di delegation nell'amministrazione, che lo rende il sistema ideale per dare permessi di modifica dell'applicazioni negli hosting condivisi. E poi avere gli HttpModule (ed HttpHandler) funzionanti anche su ASP (o PHP), senza più dover usare gli ISAPI Filters è una cosa mica da ridere.

Insomma, di carne al fuoco ce n'è tantissima, come il supporto per Indigo, ma dato che l'articolo l'ho già scritto e che mi hanno bloccato sul più bello, evito di incuriosirvi oltre, sperando di darvi appuntamento, con l'argomento, a settembre ;)

Commenti

Visualizza/aggiungi commenti

| Condividi su: Twitter, Facebook, LinkedIn

Per inserire un commento, devi avere un account.

Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.

Nella stessa categoria
I più letti del mese