PDC 2008: Oslo

di Cristian Civera, in PDC 2008,

Ieri non ho bloccato immediatamente quello che ho visto perché volevo confrontarmi con gli altri sul mio argomento del giorno: Oslo. Il fatto è che nessuno ha le idee ancora ben chiare di cosa sia e dove Microsoft vuole arrivare :-D Quello che ho capito è:

  • è un nuovo modo di definire modelli e di utilizzo di DSL; - utilizza un linguaggio testuale di nome "M" per la definizione dei modelli;
  • si usa Quadrant come strumento per l'editing testuale e visuale del DSL. Quest'ultimo permette Composition, DataFlow, GenericViewers;
  • ha un Repository per i modelli che attualmente è su SQL Server ma può essere qualsiasi cosa; - i runtime prendono i modelli e li utilizzano (Dublin, ASP.NET, WF, WCF, EF, SQL, Windows);
  • per ogni runtime esistono delle grammatiche che si possono anche creare come MWeb, MService, MEntity, MSchema.

In pratica si dovrebbe definire tutto il dominio con un linguaggio universale e completo e poi lo si applica alle varie tecnologie. M è un linguaggio C style anche se non c'entra niente. Definisce valori, tipi e dati, ma è piuttosto rapido che poi si compila con m.exe e si esegue con mx.exe. Ecco un esempio che definisce un'entità e relativa collection:

module Samples
{
  type MusicItem
  {
    Id : Integer64 = Autonumber();
    Album : Text;
    Artist : Text;
    Rating : Integer32 where value <= 3;
  } where identity id;
  musiclibrary : musicitem*;
}

Ci hanno mostrato come questo permetteva di creare il codice sql automaticamente e come con mservice scrivevano un servizio che usava workflow con tanto di endpoint e binding. tutto questo mi incuriosisce molto, ma non ho ancora una visione completa di cosa si possa fare. ci hanno mostrato per adesso solo tasselli, partendo in quarto sul linguaggio senza dirci qual'è l'esigenza che vogliono soddisfare. proverò la vm, magari mi chiarisco qualche dubbio.

ps: mi fa molto piacere vedere come tutti gli strumenti nuovi che stanno nascendo sono in wpf, anche quadrant, e ciò che significa che wpf non fa proprio schifo:-)

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