Il rilacio della beta 1 è fresco fresco, sia per abbonati MSDN che per il pubblico.

ASP.NET 4.0 non è una versione di rivoluzione in senso lato, ma di consolidamento delle attuali funzionalità, con l'aggiunta di alcune caratteristiche attese da tempo.

A prima vista la cosa più lampante è l'integrazione dei Charting Control, che sono disponibili in maniera nativa e senza necessità di installazioni aggiuntive, oltre che il supporto per le nuove funzionalità AJAX.

Da questo punto di vista c'è una integrazione maggiore con jQuery, un nuovo sistema di template client side, ed il supporto per il Live Data Binding, una funzionalità in grado di creare scenari di data binding client side puri, sfruttando però sempre ASP.NET. Anche la client library AJAX ha subito diverse migliorie, mentre resta invariato il supporto per UpdatePanel & co.

Sul fronte dei dati, la nuova versione dei Dynamic Data Controls permette un maggior controllo sul rendering (si possono ora specificare anche template per singole entità, senza necessità di cambiare il routing, ma agendo su un template posizionato all'interno di una directory) ed un vero sistema di ricerca, estensibile e personalizzabile.

Vengono supportate out-of-the box l'ereditarietà e le relazioni molti-a-molti (solo con Entity Framework, perchè LINQ to SQL non le supporta), oltre ai template per e-mail e URL.

Sul lato WebForm l'introduzione principale è quella del possibile controllo del ClientID, che può essere generato in maniera agevole dallo sviluppatore, evitando gli ID automatici. Inoltre è stato introdotto il supporto per il Routing in maniera definitiva e ci sono migliorie ai controlli FormView e ListView.

Il ViewState ora supporta una nuova modalità per cui può essere disabilitato a livello di pagina (o di controllo contenitore) e forzato solo a livello di singolo controllo. Con l'attuale versione, invece, il controllo contenuto eredita le caratteristiche del padre. Questa modifica consente di emettere un ViewState dalle dimensioni decisamente inferiori.

Anche browser capabilities e Cache supportano il provider model, rendendo possibile l'estensione di attuali applicazioni senza necessità di modifiche e, nell'ultimo caso, anche l'utilizzo di sistemi di cache orizzontale, come Velocity.

Il Session State, inoltre consente di tenere compressi i dati qualora si sfruttino modalità di persistenza fuori dal processo (SQL Server e State Server), consentendo di abbattare l'occupazione di spazio all'interno dei rispettivi storage, perchè i dati sono compressi in fase di salvataggio e decompressi in fase di lettura.

Se utilizzato su IIS 7.5, che sarà disponibile all'interno del prossimo Windows Server 2008 R2, sarà possibile fare il warm-up dell'application pool, caricando già l'applicazione e senza necessità di tempi di attesa dovuti alla compilazione. Attraverso una classe che deve implementare la nuova interfaccia IProcessHostPreloadClient è possibile poi aggiungere il codice necessario a personalizzare questa specifica fase.

Le modifiche, ovviamente, interessano anche Visual Studio 2010, che ha un supporto migliorato per markup, CSS e Javacript. In particolare, ora VS 2010 supporta gli snippet anche all'interno del markup, rendendo l'inserimento di tipi particolari (e ripetitivi) di markup più semplice.

VS supporta inoltre un nuovo meccanismo di deployment, che è in grado anche di garantire la trasformazione del web.config in base alla modalità di compilazione. Questa caratteristica rende possibile avere, ad esempio, stringhe di connessioni differenti per i vari ambienti con un solo file generato in fase di deployment, che ora include anche un Web Packaging specifico, che è in grado di generare un'installazione completa di tutto ciò di cui ha necessità il sito per effettuarne il deployment.

Maggiori informazioni e le informazioni per il download sono disponibili nel nostro mini-sito dedicato al .NET Framework 4.0.

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